INTERVISTA > OSCAR GIAMMARINARO
Faccia a Faccia con la voce de Gli Statuto.
Arriva a Bologna, domenica 2 febbraio al Mikasa, il Sentimenti Travolgenti Tour. Per l'occasione abbiamo intervistato il leader del gruppo.
Diplomato in contrabbasso al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, dopo aver suonato in varie orchestre sinfoniche in Italia e all'estero, Oscar Giammarinaro è entrato nel mondo della musica leggera fondando nel 1983 gli Statuto, band con la quale ha pubblicato 15 album in studio e 2 dal vivo, guadagnandosi spazio nelle classifiche di vendita di dischi. Affiancando da sempre all'attività artistica il mestiere di professore di musica nelle scuole medie, Oscar ha suonato in più di 1000 concerti tra Italia e resto del mondo, salendo sui palchi più importanti della musica italiana: da quelli del Festival di Sanremo e del Festivalbar a quello del Primo Maggio a Roma.
Nel 2019, Oscar decide di intraprendere anche una carriera da cantante e autore solista, con la quale esplora sonorità nuove e diverse, fondendo il pop inglese e la musica afroamericana (di cui è grande appassionato e conoscitore) con la tradizione melodica italiana.
Come hai cominciato?
Sono un mod di piazza Statuto che da ragazzino, essendo studente di Conservatorio, sono stato “obbligato” dagli altri Mods della piazza a creare un gruppo musicale che suonasse generi ascoltati dai Mods e con testi che descrivessero la nostra vita e le nostre idee e così ho fatto.
La cosa che hai fatto della quale sei più orgoglioso e quella che (eventualmente) non rifaresti.
Essere riuscito a far conoscere il Modernismo a tante persone attraverso la mia musica.
Non mi fiderei più di alcuni operatori del settore musicale.
Ingredienti e ricetta per un gruppo e/o una carriera di successo.
Suonare la musica che davvero piace e per la quale si ha attitudine, scrivere testi sinceri, che siano soggettivi o oggettivi, ma sempre credibili e ancora meglio se vissuti come esperienza personale. Non rincorrere il successo come meta artistica, ma avere come vero obiettivo e gratificazione saper esprimere emozioni e pensieri importanti.
La tua musica spiegata in poche parole semplici a chi non ti conosce.
La mia musica ha radici afroamericane, quelle del Soul e R/B che però vengono fisiologicamente “filtrate” dai suoni del pop inglese e della tradizione vocale italiana.
Un tuo artista di riferimento.
Paul Weller
Differenze tra gli inizi e oggi (palco, musica, pubblico, locali…)
La fruizione della musica è totalmente cambiata rispetto ai miei inizi, a causa del digitale e di internet. C’è modo di farsi ascoltare da tutti ma nello stesso tempo di non esser ascoltati da nessuno. Gli spazi e i locali per suonare sono decisamente ridotti e per gli artisti principianti, a meno che non passino dai talent, è molto difficile poter suonare dal vivo. Una speranza arriva dal nuovo indie e nuovo cantautorato, giovani che suonano la loro musica e riempiono i locali. Basta cover band!
Racconta in breve il tuo ultimo album.
L’eleganza è il fulcro delle mie canzoni. Eleganza nel comporre armonie, melodie e testi, eleganza nel suonarlo e cantarlo, eleganza nell’arrangiarlo, eleganza nella grafica e nella pubblicazione del supporto, solo su album in vinile. I testi trattano sentimenti, non necessariamente solo l’amore, con storie ed emozioni personali che voglio raccontare e trasmettere a chi ascolta.
Cosa ti lega a Bologna?
Le tante serate mod e soul al Covo Club, amiche e amici storici e tanti concerti con un pubblico sempre attento e partecipe. La capacità di divertirsi e dello saper stare insieme giorno e notte con una spontaneità che difficilmente si trova in altre città.
Le prossime date del “Sentimenti Travolgenti tour”.
Bergamo, Roma, Napoli e Treviso, a breve la conferma delle date precise
Una cosa che ami di Bologna e una (eventualmente) che vorresti cambiare.
Le città si prendono così come sono, specialmente per chi arriva da fuori, è sbagliato criticare abitudini, tradizioni e caratteristiche. Bologna mi piace così com’è.