Corbezzoli, che ristorante!

A San Lazzaro un fantastico (letteralmente) ristorante di pesce.

data 12/06/2020

Adagiato nel verde residenziale di San Lazzaro, alle porte di Bologna, questo Relais si distende in orizzontale sulla lievità della collina come un elegante golf club, affiancato da una sinuosa piscina e da un ampio prato ben curato.

La sorpresa principale tuttavia la regala la cucina inaspettata del suo ristorante gourmet, Corbezzoli, dove lo chef campano Giuseppe Tarantino, in passato già nel team stellato Iacobucci-Petrosino, ha trovato lo spazio giusto e la fiducia meritata dell’hotel manager Angelo Carignano per avviare quello che ad oggi ci è parso essere un fantastico (letteralmente) ristorante di pesce nella città felsinea.

La sala si svolge in tale ampiezza che non necessita di regole speciali per garantire la giusta distanza e una privacy apprezzabile, inoltre è arricchita da un pianoforte per serate musicali che in alcune occasioni accompagnano la cena.

Il tocco speciale di Tarantino si rivela già nello stuzzichino di benvenuto - pan brioche tostato con sfera di carote glassate alla liquirizia e lime, crocchetta di polpo e maionese, cialdina di pane con tartare di cervo, bufala e kumquat, cappuccino di patate affumicate con verdure agrodolci – servito su tavolette di legno che si combinano come un puzzle. Un’entrata giocosa in una cucina esclamativa che esplode poi nell’”acquario”: crudo di gambero rosso di Mazara, animelle di vitello marinate, verdure in diverse cotture e consistenze, sponge di spinaci e gelsi in agrodolce. Tutto servito su un vassoio vetrato che riveste una vaschetta di legno adagiata su un letto di sabbia e conchiglie. Lo stupore visivo non distrae dalla bontà naturale di questa entrata davvero superba.

Si prosegue con la Panzanella di pomodoro arrosto con baccalà poché, il suo latte, olive, capperi e pesto di basilico per annunciare un primo suadente: Linguine di Gragnano aglio e olio, canocchie e aneto; la dolcezza del mare in punta di forchetta.

Lo scorfano, pesce dal sapore intenso, è il secondo piatto, cotto e crudo in guazzetto. Pre-dessert e piccola pasticceria “circondano” il vero dessert, un “Assoluto” di carote con bavarese al macis e aceto balsamico (ovvero: c’era una volta la torta di carote…).
Il Maître Enzo Lopez stappa vini con gusto eclettico per abbinamenti non banali. Si brinda con Champagne A. Bergère, la maison di Epernay che sta conquistando tanti bei ristoranti italiani.

Prezzi più che onesti, dai 50 euro in su.