Una serata dedicata agli eroi di questo 2020: gli operatori sanitari. Ma non è l’unico scopo della cena organizzata in Piazza Maggiore. C’è anche quello di auspicare una ripartenza che si fondi sul valore dell’ospitalità e della gastronomia tipici di Bologna.
Il titolo della serata in verità è Ripartire dopo il Covid, Storie di sport, perchè in fondo nello sport si ritrovano quei valori che la grande cene sotto le stelle vuole promuovere. La voglia di ripartire dopo una sconfitta, il gioco di squadra fondamentale per ogni successo, la capacità di superare se stessi e i propri limiti. Ognuno di questi valori è stato fondamentale in ogni ospedale d’Italia. Fautori dell’iniziativa i grandi della ristorazione cittadina.
Massimiliano Poggi che ha coordinato il menù, Piero Pompili, Vincenzo Cappelletti, Paolo Carati, Alberto Bettini, Daniele Minarelli, Gino Fabbri. Insieme preparano la cena per 430 persone (già sold out, 50 euro cad.), ognuno portando un piatto e un regalo per la città di Bologna.
Nel corso della cena note personalità dello sport fanno la loro comparsa sul palco tra gli altri: Adriano Panatta, Nicola Pietrangeli e Arrigo Sacchi.
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Tigelline con spuma e polpettina di mortadella della Cantina Bentivoglio (Vincenzo Cappelletti)
Galantina del Caminetto d’Oro, Paolo Carati
Lasagna bolognese, con sfoglia verde, besciamella, ragù e parmigiano di Daniele Minarelli dell’Osteria Bottega
Tortellini in brodo di gallina vecchia di Alberto Bettini, in rappresentanza di Amerigo
Petto di faraona arrostito farcito di patate e tartufo del ristorante Al Cambio
La “vera” zuppa inglese di Gino Fabbri, ispirata alla ricetta seicentesca senza cioccolato