Verona - Quartiere fieristico al completo per la 55ª edizione della
grande manifestazione del vino italiano. Oltre 100mila mq, 17 padiglioni
tra fissi e tensostrutture, per quello che Veronafiere ci tiene a
sottolineare essere “il più grande centro b2b internazionale del vino
italiano e non solo”, con più di 4mila aziende in rappresentanza di
tutto il made in Italy enologico e oltre 30 nazioni.
“Il salone – ci tengono a sottolineare - rinsalda il proprio posizionamento business e di servizio
a sostegno di uno dei settori tra i più strategici dell’export
tricolore e, per questa edizione, rafforza ulteriormente il piano di
sviluppo dell’unica manifestazione che ha contribuito a segnare crescita
e successo del vino italiano sui mercati internazionali”.
“A
pochi giorni dalla conclusione del Roadshow straordinario di Vinitaly in
9 Paesi di tre Continenti, realizzato in collaborazione con Ice-Agenzia
unitamente alla rete internazionale dei nostri delegati esteri, abbiamo
definito la selezione dei top buyer che saranno in fiera - spiega il
presidente di Veronafiere, Federico Bricolo -. In questo momento di
grande cambiamento, tra sfide e opportunità, Vinitaly rimane un brand
globale di promozione, in grado di generare nuovi sbocchi. Infatti, nel
corso delle 13 tappe realizzate tra Europa, America e Asia abbiamo
toccato con mano l’ulteriore potenziale sia sulle piazze più consolidate
sia su quelle emergenti. Un potenziale - conclude Bricolo - che
mettiamo a disposizione delle aziende già da questa edizione, con
l’obiettivo di completare la mappatura di nuovi importatori e operatori
qualificati entro il 2024. Uno sforzo e un investimento importante e
necessario per garantire competitività al settore”.
Per
l’amministratore delegato della Spa fieristica di Viale del Lavoro,
Maurizio Danese: “L’ascolto delle imprese italiane è stato fondamentale
per il varo dei prossimi Vinitaly. Non è un caso, se i Paesi
protagonisti nel Roadshow sono nella top 10 degli obiettivi di mercato
dei nostri espositori. Così come la scelta di presidiare sempre di più
l’Asia: Cina, Giappone, Sud Corea ma anche Singapore, Hong Kong, Vietnam
e altri sommano infatti il 20% dei prossimi target internazionali delle
imprese italiane del vino. Un’area emergente – prosegue Danese – che
con la Cina segnerà il grande ritorno a Verona, grazie a una selezione
di oltre 100 top Buyer del Dragone, tra gruppi dell’horeca, principali
importatori e player dell’e-commerce. Ma l’evoluzione quali-quantitativa
della domanda estera riguarderà ovviamente tutti i mercati di sbocco ed
emergenti, dagli Stati Uniti al Canada, dalla Corea del Sud passando
per il Vecchio Continente fino al Sud America con la previsione di
incrementare i top buyer del 40% sul 2022”.
Vinitaly dunque come un mega spot al vino italiano
con quasi 4miliardi di audience generata sui media in Italia e
all’estero nella settimana clou della manifestazione. Un ritorno
intangibile di promozione indiretta che coinvolge anche gli altri due
saloni che si svolgono in contemporanea a Verona - Enolitech con
Vinitaly Design e Sol&Agrifood con B/Open e Xcellent Beers - che
portano il totale espositivo in quartiere a più di 4.400 aziende.
L’evento è preceduto come sempre sabato 1° aprile da Vinitaly OperaWine, la degustazione prologo con i 130 produttori portabandiera selezionati da Wine Spectator.
Il palinsesto fieristico vede la conferma delle principali aree tematiche (Vinitaly Bio, International wine hall, Vinitaly Mixology e Micro Mega Wines
a cura del wine writer Ian D’agata), del matching del Taste and Buy,
con operatori selezionati dalla rete fieristica in collaborazione con i
Consorzi di tutela e del Tasting Express con le più importanti riviste
internazionali di settore.
Oltre 70 le degustazioni previste ad oggi dal calendario ufficiale della manifestazione
(in aggiornamento su vinitaly.com). Tra queste, il walk around tasting
dei Tre Bicchieri 2023 del Gambero Rosso (domenica 2 aprile) e
dell’Orange Wine Festival (3 aprile) che vede la presenza di aziende top
da 10 paesi, oltre al Vinitaly Tasting - The DoctorWine Selection a
cura di Daniele Cernilli (2 e 3 aprile), ideato per i buyer e gli
operatori dell’horeca e ai focus di Young to Young ovvero: Le giovani
cantine si raccontano ai giovani comunicatori, tre sessioni di
degustazione con dieci giovani produttori firmate da Paolo Massobrio e
Marco Gatti.
Prosegue inoltre la distinzione tra operatori in fiera e winelover. A questi ultimi è dedicato Vinitaly and the city,
il percorso di wine talk, tasting, mostre ed eventi del fuori salone
nei luoghi più rappresentativi della città Patrimonio Unesco: Piazza dei
Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale. In programma
dal 31 marzo al 3 aprile, Vinitaly and the city è organizzato da
Veronafiere con la collaborazione di Comune di Verona, Provincia di
Verona e Fondazione Cariverona).
www.veronafiere.it
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